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domenica 30 settembre 2012

VUOTO.....

 
 
Gli uomini hanno bisogno della distrazione, del divertimento, dell’impegno, del dover fare sempre qualcosa per sfuggire al loro vuoto, per allontanarsi dalla loro insopportabile vuotaggine. Solo in mezzo alle idee, alla gente, alle cose, in breve, in mezzo al trambusto, riescono a sopportarsi, a dimenticarsi, a morire senza sapere di essere già morti.
 
 
I mezzi-uomini, i parassiti, riempiono il loro vuoto identificandosi con il ruolo che adottano nella gerarchia demagogica; le testequadrate, i padroni, con gli appalti che devono portare a termine; i soldati con gli addestramenti militari, coi combattimenti; la gente che va in vacanza riempie il suo vuoto con nuovi paesaggi; quelli che vanno allo stadio riempiono il loro vuoto identificandosi coi giocatori preferiti; quelli che vanno ai concerti colmano di musica la loro vuotaggine; quelli che vanno in Chiesa riempiono il loro vuoto con un altro vuoto. Ci sono persone che si riempiono di una realtà reale e persone che si riempiono di una realtà virtuale. Io vivo, osservo e fotografo la natura che riesce ad emozionarmi ancora!!!!!
Vostra Carpe Diem

giovedì 20 settembre 2012

Alba

Cosa mi aspetta?
Nulla, forse nulla...
Ma dal tramonto ....sono passata ad osservare e fotografare l'alba!!!!
Mi dà una grande energia....
L'alba crea aspettativa... è come se dicesse:
"Lasciate indietro tutte le vostre preoccupazioni e le difficoltà di ieri.
Fatevi una promessa silenziosa  affinchè oggi sia  un giorno migliore.
 E' ora ,  mio caro amico!!!

Un nuovo giorno è davanti a te.
Vivi con  orgoglio, perché è un dono ed è totalmente nuovo.
Possano tutti i tuoi obiettivi e le ambizioni avverarsi per il  nuovo giorno che sta cominciando.
Oggi sarà una giornata incredibile e una notte senza rimpianti.
Buongiorno amico. "


Carpe Diem

giovedì 9 agosto 2012

Il tatuaggio è una violazione alla propria privacy!!!

C’è stato il tempo dei denti d’oro, quello del diamante incastonato in bocca e anche quello del molare tatuato.
Ora è l’era dei denti al Led. La moda arriva dal Giappone, dove il ghigno fosforescente è diventato in pochissimo tempo un vero e proprio must per tutti gli adolescenti.
A realizzare il dispositivo necessario ad ottenere il sorriso più luminoso che si possa desiderare sono stati i designer Motoi Ishibashi e Daito Manabe.

 E’ una specie di paradenti (simile a quella che usano i pugili) che si illumina grazie a luci al led rosse, blu e verdi. Le luci si attivano quando chi indossa il paradenti sorride, e il colore si può cambiare a piacimento grazie a un dispositivo wireless. Cose da matti!!!
   Cosa spinge una persona a decidere di farsi disegnare sul proprio corpo qualcosa di indelebile e che quindi rimarrà impresso per sempre sulle proprie membra?


L’arte di decorare il proprio corpo attraverso il tatuaggio ha radici molto antiche ed è rimasta un’attività ancora di moda. Nei tempi antichi il tatuaggio serviva a riconoscere a quale gruppo sociale si apparteneva, ad esorcizzare le paure, a comunicare, ad abbellirsi. In qualche modo anche oggi il tatuaggio assume tali valenze.
Di fatto un disegno sulla pelle, che si è ben consapevoli che rimarrà per la vita (salvo poi decidere di eliminarlo con le tecniche moderne), sicuramente comunica qualcosa di sé, della propria personalità, di un evento che è stato o è ancora significativo nella propria esistenza. La scelta di dove farsi il tatuaggio, come anche il soggetto da imprimere sulla pelle, non è casuale. Secondo gli psicologi che studiano la psicologia dei tatuaggi, la persona che sceglie di farsi un disegno indelebile nella parte destra del corpo è aperta, solare, realistica; mentre chi si fa tatuare nella parte sinistra del corpo è una persona con poca stima di sé, pessimista, insicura. La persona che si fa tatuare sulle gambe è infantile e impulsiva; mentre chi sceglie la caviglia dimostra carattere combattivo nel caso sia un uomo e gelosia nel caso sia una donna. Prediligere le braccia denota un periodo di vita in fase di maturazione e maggiore consapevolezza di sé al contrario invece di chi sceglie di tatuarsi sul tronco, che dimostra così di avere un carattere forte e deciso. Tatuarsi nelle zone genitali assume un significato erotico e sensuale, in particolare per le donne.
Importante è anche che tipo di soggetto si decide di imprimere per sempre sulla propria pelle. Solitamente le donne preferiscono soggetti piccoli come farfalle, fiori, delfini, luna, sole, stelle, ecc., mentre gli uomini scelgono maggiormente animali che denotano grande forza come leoni, draghi, oppure guerrieri, vichinghi, disegni celtici, anche in formato piuttosto grande rispetto alle dimensioni predilette dalle donne, come a voler acquisire la forza e il potere del soggetto impresso sulla pelle.
Soggetti che invece piacciono sia agli uomini che alle donne sono temi astratti come i disegni tribali. Chi sceglie il tatuaggio tribale è una persona che vuole mettere in risalto la propria individualità rispetto alla massa. Alcuni si fanno imprimere sulla pelle frasi particolarmente significative (anche intere poesie) che diventano un motto per la vita; altri scelgono gli ideogrammi giapponesi. Chi sceglie di tatuarsi scritte in giapponese o poesie in varie lingue è un esteta ed ha un gusto raffinato.
La motivazione a farsi un tatuaggio cambia con l’età e con il tempo. Un adolescente ad esempio può scegliere di farlo per affermare la propria personalità; un adulto invece potrebbe decidere di farlo per ricordare qualcosa, qualcuno o una fase importante e significativa della propria vita (ad esempio, molti si fanno tatuare il nome dei propri figli). Di fatto farsi tatuare può essere doloroso, soprattutto rispetto alla sensibilità della zona del corpo scelta: ciò per alcuni rappresenta una prova di coraggio che dà maggior valenza al soggetto tatuato. Le occasioni che spingono a scegliere di farsi un tatuaggio possono essere le più disparate. Abbiamo detto ad esempio: la nascita di un figlio, ma anche l’inizio o la fine di un amore, il diciottesimo compleanno, la data del matrimonio, ecc. Di solito comunque i giovani si sentono orgogliosi di avere un tatuaggio ed utilizzano il proprio corpo come qualcosa che serve a comunicare con gli altri, come un vessillo di se stessi da mostrare.
Chi però decide di farsi un tatuaggio in un punto nascosto al contrario non vuole sbandierarlo a chiunque, ma solo alle persone che decide e nel momento in cui vorrà. Alla stessa stregua di quando una persona non vuole raccontare tutto di sé, ma preferisce mantenere riservati i propri segreti o desideri.
Con il tempo il tatuaggio diventa una parte di sé, tanto da assumere un valore aggiunto a livello comunicativo: esso esprime aspetti di se stessi tenuti nascosti, ma che possono essere "letti" e interpretati da coloro che hanno voglia di capire l’interiorità di chi lo "indossa".
La persona che esibisce un tatuaggio desidera solitamente comunicare, senza aggiungere parole a ciò che già mostra agli altri, attraverso il linguaggio dei simboli e delle immagini. Quindi da una parte il tatuaggio esposto assume una dimensione pubblica, rispetto al tatuaggio nascosto e visibile solo in determinati momenti e solo da alcune persone prescelte caratterizzato invece da una valenza pur sempre comunicativa ma privata e selezionata. Nonostante queste differenze la principale caratteristica del tatuaggio è proprio il suo intento comunicativo, che sarà tanto più forte quanto più dolorosa sarà stata la pratica per realizzarlo.
Io non ho tatuaggi e non prevedo di farne, li reputo inutili...sono una violazione alla propria privacy basta fare un giro in spiaggia, "leggi sulla pelle " di un individuo che non conosci  vita, morte e miracoli...inconcepibile!!!


Vostra Carpe Diem

lunedì 6 agosto 2012

Anna anesthetized


Fu solo dopo aver visto la bottiglia di wodka, completamente vuota , che Anna realizzò...
Era accaduto ancora una volta, così si precipitò al telefono, alla cronologia ed i suoi sospetti divennero realtà.
Lo aveva telefonato, lo aveva tormentato nuovamente.
Perchè era attratta da quell'uomo che non le aveva mai mostrato interesse?
Perchè mai?
Forse perchè lei  era assecondata in ogni capriccio...
Lei  otteneva sempre ciò che voleva...
A lei che le bastava uno sguardo ed una parola per far  cadere ai suoi piedi qualsiasi uomo...compreso il suo , che la seguiva in ogni corsa stramba che intrapendeva.
Cosa le stava accadendo?
Agli occhi di quell'uomo era insignificante, come le cose che scriveva...
Dopo essersi accertata di essere caduta nuovamente in tentazione ... provò a rimediare con un sms di scuse, ma la risposta di Paolo fu molto secca:
" Cancella il mio numero , per piacere"
Paolo non era bello, anzi  una via di mezzo tra il  ridicolo e l'insignificante, basso, occhi e capelli scuri un tipo che passa inosservato, ma per lei era terribilmente affascinante... forse perchè era inafferrabile, profondo e malinconico come i suoi racconti , che non smetteva mai di leggere.
I suoi racconti erano intrisi di una malinconia che le apparteneva, c'era quasi una "solitudine di vita" nella quale si riconosceva pienamente.
Così non sapendo cosa fare, cominciò a scrivere per lui,  un giorno, prima o poi l'avrebbe letta.


Con gli occhi al cielo

Sono stata notti a tentare di trovare
 le parole adatte
 a quello che pensavo fosse
un disastro del quale ero l’artefice.
Notti a cercare giustificazioni,
per scelte non programmate,
e avvolta nel buio ho dimenticato
che le risposte non esistono.
Guardo il cielo terso ora,
nessuna preoccupazione
tormenta i miei  pensieri più reconditi,
l’immensità mi ha reso viva…
Lascio che il sole mi accechi
gli occhi e li faccia lacrimare,
così da dare sfogo all’anima
che innocente corre in me.
Anna



 Vostra Carpe Diem

Il giardino incantato



Volevo salutare il piccolo giardino incantato che mi accoglie nelle giornate di sole. Non sempre mi concedo a lui, spesso sono in casa,  ma a volte, quando voglio un momento mio, quando ho voglia di silenzio e di pace, vado lì, nel piccolo paradiso ... piccolissimo giardino.

Dietro all’anonimo muro di cinta, conserva una calma irreale, la luce soffusa filtrata dagli alberi, un maestoso silenzio, una piccola arroganza di quiete in tanto tumulto.


Ma come varchi la porta ecco che lasci alle spalle tutti i carichi della vita, da quell’ingresso stretto non può passare nient’altro che te stesso, i guai, le preoccupazioni, le mille parole i mille pensieri no, quello zaino sulle spalle non passa di lì. Lì dentro entri solamente per come sei, vai lì per stare con lui così com’è, immutabilmente accogliente.
Ha assistito a tante mie cose, il piccolo giardino: lì dentro ho fatto picnic d’amore, festeggiato un compleanno con panini, torta e piccolo spumante, lì ho dormito  dopo una notte di mille baldorie prima di rituffarmi nel lavoro, e tante volte mi sono presa mezz’ora per me e per il mio amico libro e per i miei amici pensieri.
 Ieri, per esempio, mi sono deliziata nel confronto con gli altri giardini pubblici che ho incontrato nella vita: il ricordo lontano di quell’estate a New York, quando, provinciale al massimo, meravigliata di tutto, pranzavo come una di loro nei piccoli cortili sulla strada. Ho pensato anche a quanto diverso è dai grandi e perfetti giardini di Londra, tu piccolo e un po’ spettinato, ma anche io mi sento così, per questo ti cerco.

Carpe Diem

Non voglio!



Perché non voglio,
non voglio più stare male, essere catturata nelle spire di un’altra mente, perché non voglio più plasmarmi su aspettative che non siano le mie, perché non voglio più essere felice se faccio felice e essere infelice se rendo infelice.
Mi dispiace, scendo, anzi, sono già scesa!!!

Nelle relazioni si può stare solo se si è disposti ad accettare il giusto compromesso, che si accetta solo quando c’è amore, se non c’è amore è solo lotta e sterile terra di conquista.
Da dove nasce tutto questo?

 Per esempio anche da qui, da questo inizio di articolo che ho letto su Le Monde Diplomatique scritto da Dubrayka Ugresic, scrittrice serba in esilio: “In un vecchio film sovietico, ispirato al romanzo di B. Levreniev “Il Quarantunesimo” c’è una scena che mi chiama in causa.
Il film racconta la storia di una giovane e coraggiosa soldatessa dell’Armata rossa che cattura un nemico e se ne innamora.
A un certo punto al suo compagno manca la carta per le sigarette.
E lei, generosamente, dà al prigioniero il solo oggetto prezioso che possieda:un modesto blocchetto a cui ha affidato dei versi.
Lui arrotala il tabacco con le poesie della soldatessa e le fuma a sbuffate insolenti, fino all’ultima riga.”

Le parole per alcune sono una forma di arte, per altri una forma di espressione, c’è chi le usa per creare e chi per comunicare, per alcuni sono importanti per altri sono inutili. Chi ne è padrone può usarle come una spada, e come con una spada può giocarci e disegnare mille arabeschi e danzarci insieme, oppure può essere freddo e tagliente e recidere, come è da sua natura.
Io le uso perché ne ho troppe dentro, di parole, di immagini e sensazioni, e me ne libero scrivendo, le faccio uscire perché ho bisogno di fare un po’ di posto per fare entrare nuove sensazioni, che subito danzano dentro di me e creano quelle immagini che racconto.
Ad alcuni le partecipo e  le offro come la cosa più preziosa che ho.
Ma non accetto che nessuno usi il mio blocchetto di parole per farsi una sigaretta.
A qualcuno l’ho permesso, adesso non più.

Carpe Diem


venerdì 3 agosto 2012

Ormài

Ormài...
Sono così stordito del niente che mi circonda, che non so come abbia forza di prendere la penna per rispondere alla tua del primo. Se in questo momento impazzissi, io credo che la mia pazzia sarebbe di seder sempre cogli occhi attoniti, colla bocca aperta, colle mani tra le ginocchia, senza né ridere né piangere, né muovermi altro che per forza dal luogo dove mi trovassi. Non ho più lena di concepire nessun desiderio, neanche della morte, non perch’io la tema in nessun conto, ma non vedo più divario tra la morte e questa mia vita, dove non viene più a consolarmi neppure il dolore. Questa è la prima volta che la noia non solamente mi opprime e stanca, ma mi affanna e lacera come un dolor gravissimo; e sono così spaventato dalla vanità di tutte le cose, e della condizione degli uomini, morte tutte le passioni, come sono spente nell’animo mio, che ne vo fuori di me, considerando ch’è un niente anche la mia disperazione.

G. Leopardi

mercoledì 1 agosto 2012

La tribù dei senza palle


L’inglese The Sun dà notizia di un uomo sui vent’anni che, con un intervento casalingo, si è rimosso da solo i testicoli prima di buttarli via in un parco pubblico.
 Ha poi atteso 24 ore prima di presentarsi al pronto soccorso del Chesterfield Royal Hospital, nel Derbyshire.
 Si pensa che il gesto sia stato una sorta di tentativo fai-da-te di cambiare sesso.
 Il giovane – il cui nome non è stato reso pubblico – avrebbe detto al personale ospedaliero che la procedura è stata “molto meno dolorosa” di quanto si fosse aspettato.
Un residente locale dice invece: “Mi lacrimano gli occhi quando ci penso”, e aggiunge, “C’e chi ha smesso di portare il cane a spasso in quel parco per paura di ciò che potrebbe scovare”.
Infatti, sono molti gli uomini che cercano di " scovare", passano una vita intera a " scovarle" e non  trovano proprio nulla...

Dopo "L'uomo tellina " e " L'uomo affetto dalla S.A.C. "
-stronzaggine acuta cronica

oggi esamineremo " La  tribù dei senza palle"






I senza palle li trovi ovunque tu vada,,  anzi direi che in questo ultimo periodo abbondano, amano i social network, si può dire che sono la loro seconda dimora...
Il senza palle è solitamente un omino che ha già superato una
" certa" età, approssimativamente va dai 45 anni  a salire; però ci sono anche le eccezioni, quelli che sono senza palle ...come dire ? Da sempre , ecco!

Questa specie abita il pianeta da sempre 
 Non vive in branco e solitamente si nascondono dietro un telefonino acceso, ma privato  di  suoneria, altri prediligono la segreteria telefonica...altri ancora , vivono nell'ombra con account finti  come loro del resto...

Poi ci sono i peggiori della tribù che sono quelli che si nascondono dietro le gonne delle loro  rispettive signore, che indefesse lavorano nella speranza che un giorno o l'altro ,  il loro uomo possa trovare una  " nocciolina" ....

Ci sono anche quelli romantici e, che vivono alla ricerca del "grande amore", senza accorgersene che la vita non aspetta loro...passano di storia in storia, di letto in letto, da un'illusione all'altra, solo per il gusto di fare "sano movimento".... e quando poi gli si presenta " l'occasione d'oro" per un sano , ma vero movimento concordato .... cosa succede?
Accampano scuse al limite della fantascienza...

Non trovano le palle..... noccioline, solo noccioline!!!

Credo fermamente in ciò che segue:

Essere troppo disponibili
e mostrare la forza che non possiedi
ti farà divenire in modo plausibile
il prossimo individuo di cui approfittare volentieri.


Porgere con umiltà l'altra guancia
e rispettare gli altri così come vorresti essere rispettato
ti farà ritornare a casa pieno di lividi
e con quel bene che non ti verrà mai restituito.

Questo dice il vangelo della Terra
che nessuno sostiene di voler comprare,
ma che in parte tutti hanno contribuito a scrivere,
così è citato in questo libro:

La natura e la vita modifica ogni giorno
cambiando all'inverosimile le regole del gioco
ed incrementando la confusione che ci dorme accanto.

Gli opposti non si attraggono
semmai si dileguano,
chi disprezza non compra
e non ti vuole nemmeno in regalo,
chi fugge stai pur certo che poi non t'insegue
e non ti duole meno il cuore
solo perché l'occhio non vede.

Questa è la profezia del vangelo della Terra
pronunciata per mettere in difficoltà i timidi,
in questa vita dove non è vero che gli ultimi
saranno destinati un giorno ad essere i primi.
  Continuate a  " scovare" ... prima o poi troverete qualcosa!
Non mi avvisate per piacere, per quel giorno sarò già morta ahahahah!

Che il vangelo della Terra sia con voi!

Vostra Carpe Diem

giovedì 26 luglio 2012

Se non puoi essere una via maestra, sii un sentiero. Se non puoi essere il sole, sii una stella. Sii sempre il meglio di ciò che sei. Martin Luther King

Sospesa

Sono sospesa...
 a grappoli di nuvole
sature d'illusioni
in balìa di un'atroce
mondo mendace
ogni tramonto
da me raggiunto
è un traguardo

Sono sospesa
a mille speranze
e a nugoli di sogni
che svaniscono
diradandosi
al primo risveglio

Sono sospesa
innanzi al tuo sorriso
Carpe Diem

martedì 24 luglio 2012

Oggi è speciale...

Sarà quel raggio di sole spuntato improvvisamente , dopo due giorni di pioggia...la tanto attesa pioggia;

o quella rosa  appena sbocciata;

 o questa sensazione di calore che mi invade, ma io oggi continuo a fissare il vuoto e a sorridere!!!
Oggi nulla potrà turbarmi...
Non ho vinto il superenalotto...
Non mi hanno accreditato ancora  lo stipendio di giugno...
Non ho ancora pagato le bollette...
Devo ancora pagare l'affitto...


Quindi non riesco a spiegarmi questo stato d'animo...
E' una sensazione stranissima,  mi piace e voglio continuare a farlo...

Oggi ho mille idee per la testa, tanti progetti e ancora più buoni propositi.
Riflettevo sul fatto che mi piace il bello, ma non i belli.

L'intelligenza, ma non gli intellettuali.

L'allegria, ma non la frenesia.
Adoro  conoscere, immortalare, immaginare, sognare e colorare la realtà...soprattutto quella degli altri!

Ma più di ogni altra cosa, sento un bisogno innato di fare della mia vita il mio piccolo capolavoro!!!

 Che dite, ci sono riuscita a strapparvi un sorriso?

Un sorriso distende la fronte, illumina il viso, riscalda il cuore e colora il mondo.Allora forza, cosa aspetti? Sorridi anche tu! :D
<3
Vostra Carpe Diem

lunedì 9 luglio 2012

Il giorno dopo ...

Anna guardava i segni che portava addosso, lividi...per un attimo ebbe paura a guardarli, come se la sola visione bastava a farle rivivere quei momenti.

Non tanto un colore quanto una traccia; una traccia che chiede di essere decifrata o si nega a ogni lettura: il blu livido, la cui oscurità sfuma verso il viola e vira verso il rosso sangue con striature di giallo o di verde o di nero persino di grigio scuro, era il prodotto del suo corpo sottoposto alla violenza e sottratto alla parola.



E'  come  un esplodere di dolore
un oceano di rabbia
un grido di vergogna
un urlo silenzioso, gelido e dolente
che lacera la notte
e cresce lentamente.


Anna che aveva giurato ... " Non accadrà mai più! "

E' tutto andato in pezzi
è tutto calpestato
rimane la paura e

l’angoscia che perdura.


Anna si sentiva come un fiore calpestato ... per un attimo pensò  di chiamare Paolo, ma lui cosa avrebbe fatto? 
Oramai, Paolo si era trasferito definitivamente  a Milano...

Anna ha sempre visto  Paolo come  uomo di un certo spessore... nonostante lui facesse l'impossibile per  sembrare diverso da come realmente è.
Un uomo con un gran cuore... e grande sensibilità!
Lui non l'avrebbe mai picchiata una donna...
-tropp' omm'-  .....come direbbe lui.

In un momento simile...circa un anno fa, una notte gli inviò un messaggio, che raccontava della violenza gratuita...  lui era piuttosto preoccupato, per questo motivo  subito dopo Anna smentì ... ebbe vergogna e paura.
I suoi occhi muti negli occhi della figlia... che assisteva inerme!
Pensava al coraggio di tutte quelle donne ...
La fragilità? Solo uno stato culturale,
più che un dato biologico.
Pensava...

Sono forti e coraggiose, le donne.
Quando scelgono la solitudine,
rinunciando a un falso amore,
smascherandone la superficialità.
Sono coraggiose le donne, quando

crescono i figli senza l'aiuto di nessuno,
rivalutando l'ancestrale primato,
quello di essere mamme.


Hanno il coraggio di non chiedere
a uomini che sono anche padri,
la loro presenza, puntualmente assente.

Uomini che rifuggono le proprie responsabilità,
trincerandosi in comodi ruoli o paraventi
infantili di adulti mai cresciuti. 



Vostra Carpe Diem  

mercoledì 4 luglio 2012

It’s never too late to be who you might have been.

It’s never too late to be who you might have been.


Non è mai troppo tardi per essere chi avresti potuto essere. Non a caso l’ha detto George Eliot, cioè Mary Anne Evans, scrittrice vittoriana che usava uno pseudonimo maschile, una femminista ante litteram che, dopo una vita di tanti mariti ed amanti, a 61 anni sposò un uomo di vent’anni più giovane.

Non è mai troppo tardi per essere chi avresti potuto essere!

Lo dico a me stessa tutti i giorni... ed è un pensiero che volevo condividere da tempo.
Si dovrebbe vivere un pò  come il curioso caso di Benjamin Button di Francis Scott Fitzgerald: nato vecchio e tornato giovane nel tempo.

Mi rendo conto di essere assurda... ma è ciò che penso, la vita è così breve.

In questi giorni ho ritrovato una carissima amica dei tempi del Magistrale, parlando mi sono resa conto di quanto il tempo possa cambiare le persone... quanta rassegnazione nelle sue parole, quanta tristezza, quanta solitudine...nonostante sia sposata e con prole!

Mi ha fatto specie tutto questo, poichè mi ha detto " ti riconosco sai, sei rimasta uguale, il tempo non ha smorzato la tua grinta, la tua vitalità e la tua voglia di essere... ti riconosco sei tu "
Non nascondo che tutto ciò mi  abbia fatto un immenso piacere, ma io non ho mai consentito agli eventi o alle persone di inaridirmi ...
Vivo la vita cercando di guardare sempre il bicchiere mezzo pieno anche se talvolta non lo è...
Vivo la vita pensando che oggi sia l'ultimo giorno, così domani non avrò rimpianti...
Così "mando a farsi benedire" chi lo merita senza giri di parole e, coltivo e rispetto  chi merita la mia persona!!!

Ciao cara amica mia <3
Carpe Diem

mercoledì 27 giugno 2012

" 2 Palle....."

Che palle!!!

Non sopporto più la gente che si culla nella propria stupidità, nella propria mancanza di carattere, nella propria mediocrità!!!
Certa gente che per sopperire alle proprie "mancanze" o
" mediocrità" ..... slinguazza, accarezza, spia, s'inchina....
Nella vita ci vogliono le palle!!!


E non quelle sopra aggiunte.... quelle sopra è quando me le fanno girare a mille.... certa " gente"....
 Ma palle sul serio....

Altra gente che non sa cosa cazzo vuol dire la vita,  che finisce sempre per farsi del male(.... male davvero!)  da sola e che infallibilmente finisce per strisciarti ai piedi con gli occhioni lacrimosi in cerca di conforto o di aiuto... e quando cazzo provi a insegnar loro a stare in piedi, ecco che puntualmente si lamentano perché lo sforzo è troppo grande, meglio piagniucolare e lasciare che gli altri si carichino di una parte dei loro problemi, delle loro paranoie, del loro stress,  dei loro dispiaceri e disagi...
Odio tutto questo!!!
Odio la mediocrità di certa gente, gente che non sa guardare in faccia la vita per quella che è, che non fa altro che dire che non è compresa, che è trattata male...
Nella vita ci vogliono 2 palle così!!!!
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Che cominciano dalle parentesi e finiscono nell'infinito....
Oeh, belli, ma qua la vita è dura per tutti, cosa cazzo vi credete, che a certuni perché son più belli o più raccomandati spetti di meglio senza fare sforzi?

Che la felicità piova dal cielo senza inconveniente alcuno?
Porca miseria, sta gente vuole solo che si dia loro sempre ragione, comprensione e sostegno...
Ma quando cazzo è che si sveglierà , se continuiamo a dargli sempre tutte le giustificazioni???
E' proprio vero che ormai si cresce sempre di più nella bambagia e che non si sà più quali sono i veri problemi.

Vaffanculo!

Vostra Carpe Diem

mercoledì 13 giugno 2012


Ci saranno stati un centinaio di neonati, che urlavano.
Li udivo attraverso il vetro. Senza tregua.
Nasci piangendo.
La nascita.
E poi la morte.

A ognuno tocca. Entriamo dentro soli e usciamo fuori soli.
E molti di noi, la maggior parte di noi, vivono soli, spaventati, vite incomplete.

Una tristezza senza pari scese su di me.
 A veder tutta quella carne appena nata che doveva morire.
A osservare tutta quella vita che si sarebbe a poco a poco trasformata in odio, in demenza, in nevrosi, in stupidità, in terrore, in omicidio, e infine in nulla... nulla in vita e nulla in morte.

Charles Bukowski

martedì 12 giugno 2012

... Vedo il tuo passaggio..in questo blog, ma nn scrivi nulla.....
... lasci come sempre il silenzio!
Carpe Diem

giovedì 7 giugno 2012

Anna e Paolo ...

Una pedalata. Un' altra ancora...
 Asfalto.
 Strada sterrata.
 Ancora una...
 Pozzanghere unte.
Merde di cane.Qui tutti hanno un cane!
 Sono " qui " !


Colori vivaci.
Profumo intenso.Troppo intenso!!!
"Non era abituata Anna... lei viveva  in  città.
Abituata solo ai palazzi ed alle strade ...che d'inverno erano lavati da una pioggia triste"
Il  mio sole , ora tramonta solitario oltre il mare, e le montagne. 
Ma,  nessuno più ricorda la strada.
 È un miracolo che lui continui a sorgere e tramontare.
Un miracolo inutile.
Una pedalata dopo l'altra.
Non conosco la direzione, ma procedo.
Un giorno la strada finirà, spero.
 La strada finirà davanti alla porta  di casa tua.
 Io busserò, sperando che tu mi faccia entrare.
Potrmmo prendere  un caffè - sigaretta e poi parleremo delle cose che ci appartengono...
Tu hai tanto di me nei tuoi pensieri, come io ho tanto di te!
Ci somigliamo troppo... nel bene e nel male!
Forse soprattutto nel male!
A volte penso,meglio non essersi mai incontrati!
 La mia mano immagina la pelle del tuo fianco. I miei occhi portano ancora impressi i tuoi.
Sento  il tuo profumo ad ogni respiro.
Sà di tabacco misto al cioccolato amaro... lo adoro!
Non sono più quella di un tempo, sai. Non sorrido più!
L'ultima volta che ho sorriso è stata alle 5 del mattino, veramente ridevo!
Poi nulla più.
La mia vita è stata dolce, ma ora nessuno più mi ricorda.
Credo di essere  diventata inutile.
Mi  hanno bramata ed amata in tanti .
Per me  sono tutti morti. In ognuno dei loro volti ho sempre cercato di vedere il tuo.In ogni discorso ho sempre cercato i tuoi . 
Sei stato l’unico che io abbia mai considerato davvero. 
 E sei stato anche l’unico ad essermi sfuggito.
Ma continui...
Per un periodo ti ho odiato. Non capivo come avessi osato negarti. A me. Ma era solo il mio orgoglio ferito dal tuo rifiuto.
Questo posto mi rifiuta. Per questo forse l’amo e rimango qui. Qui ci si occupa solo di  vivere, produrre, consumare.
 Io  non esisto.
 Io  cammino in lungo e in largo.
Cerco di fare mia quest’entità sfuggente. Che a volte mi fa regali preziosi.
Come ora. In un vaso vecchio e crepato, di terracotta macchiata di muschio, è cresciuto un arbusto.
 Con un profumo sono tornata indietro nel tempo.
 Di millenni.
 È l’odore di queste foglie che mi ha portato a te. Odore di arrosto e poesia.
Una pedalata  ancora !
Riprendo il cammino. Dolore  alle gambe. Crampi.
Con me è sempre il tuo ricordo.
Ciao Paolo
Carpe Diem

mercoledì 6 giugno 2012

Coraggio


Non sarò schiava di nessun amore.
A nessuno
darò lo scopo della mia vita,
il mio diritto a una continua crescita
fino all’ultimo respiro.

Impastoiata da un oscuro istinto di maternità,
assetata di affetto come un asmatico di aria,
con qualche sforzo costruisco in me
il mio bello umano egoismo,
riservato da secoli
al maschio.

Contro di me
sono tutte le civiltà del mondo,
tutti i santi libri dell’umanità
scritti da mistici angeli
con l’eloquente penna del lampo.
Dieci Maometti
in dieci lingue elegantemente muscose
mi promettono la dannazione
sulla terra e nell’eterno cielo.

Contro di me
è il mio proprio cuore.
Addestrato da millenni
alla crudele virtù della vittima.

  Anna Świrszczyńska



martedì 5 giugno 2012

Tu dimmi quando?

Quando?
Anna si chiedeva quando?
Anna e Paolo erano amici.... s'incontrarono , si riconobero un giorno .......
Si cercavano.......
Non si trovarono MAI
...................................
ORARI DIVERSI!!!!!!
Paolo correva nella sua Milano.... sì sua.......
Anna continuava a correre in bici .....
Lui a piedi ....grande sforzo... un passo dopo l'altro....troverà se stesso....troverà la sua bella!!!!!!!!!!
Lei  in bici........ Anna povera Anna ........ in bici da sola!!!!!!!!!!!!!!!
Accompagnata da uno che crede di essere un istrione.....
Povera Anna pedala .........continua a pedalare!!!!!!!!!!
Un giorno incontrerai Paolo !!!!!!!!
Felice notte ai BRIGANTI .......... felice notte a te!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Carpe Diem

domenica 3 giugno 2012

Ma cosa vuoi?

Cosa vuoi?
Vuoi urlare il tuo male?
Fallo ti ascolterò!

Vuoi incidere a chiare lettere le tue rinunce a farti " male"?
Fallo, in fondo lo fai  solo per te!

Vuoi parlare?
Ti ascolterò!
Non giudico mai... e nessuno!

Ma per piacere no alle 03:00 di notte cazzo!!!!!!!!!

Guarda che sto vivendo come se camminassi su di un filo sospeso a molti Km dalla Terra!!!!

Se mi squilla il telefono di notte .... non dormo più!!!
Mi viene la tachicardia...mi fa girare le palle!!!!
Credimi!
Senza rancore come sempre!
Carpe Diem
P.S. In fondo l'amicizia vera è fatta di comprenzione reciproca!!!! hahahahah!!!!

Aspettiamo una tua telefonata, ma per piacere, non a notte fonda!