Carpe diem prende spunto ovviamente dalla celebre frase di Orazio, "Dum loquimur, fugerit invida aetas" ("Mentre parliamo, il tempo invidioso sarà già passato"). Sempre più spesso siamo impegnati nel vivere la routine quotidiana, compiamo sempre le stesse ed inesorabili azioni... senza guardarci per un solo istante " dentro" ... Ma la filosofia conta ancora in un mondo così veloce, fruibile ed immediato? “Che cos’è la conoscenza?”; “Che cos’è l’amore?”.
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sabato 16 marzo 2013
Ciao .......Francesca
Francesca abitava in campagna .
Da anni si era trasferita, perchè la città le aveva regalato un matrimonio senza figli, un divorzio e la perdita di lavoro.
L'unica possibilità l'aveva intravista andando a vivere con una madre anziana che aveva acquistato una piccola villetta da tempo .Una donna anziana e con uno stato di salute precario che aveva bisogno di cure e soggiorni ospedalieri frequenti.
Prima che arrivasse la figlia, la sua pensione era in gran parte investita in una badande che l'assisteva e l'accompagnava in ogni sua azione quotidiana. Una volta trasferita, Francesca la sostituì completamente, rinunciando così per intero alla sua vita. Ma non si lamentava, anzi. Si sentiva così occupata nei pensieri e nei movimenti e poteva distrarre la mente ed il corpo dall'angoscia, dal dolore che non l'abbandonava mai dal mattino alla sera.Non parlava molto, se non quando doveva discutere con un medico di una nuova cura per la madre o quando andava al superpermercato per fare la spesa.
Le sue parole erano strette e minime. In fondo non era abituata a comunicare . Prima con un marito assente, poi con una madre presa solo da se stessa e dalla televisione, non c'era spazio per un adeguato allenamento di forme verbali. Francesca trascinava la sua vita, giorno dopo giorno, in ripetizioni quasi compulsive di gesti abitudinari . Ma andava avanti perchè avevo uno scopo, anche se apparente, anche se senza traguardo, lei aveva uno scopo.
Purtroppo il destino le tolse anche questo ancoraggio alla vita: dopo poco la madre morì e, giusto il tempo di risolvere faccende burocratiche, si ritrovò da sola, completamente sola, e senza più un soldo.
Aveva già 50 anni, ma le forze fisiche non le mancavano. Provò, quindi, a prestare servizio in case private come collaboratrice domestica. All'inizio ci riuscì ed anche se quello che guadagnava era davvero poco, riuscì a tirare avanti con stenti e grossi sacrifici.
Ma poi la crisi, la MODA DEL RISPARMIO seguita anche da chi non ne ha reale esigenza, fecero crollare anche quest'ultima occasione per sopravvivere.
I tempi dichiaratamente duri non le permisero di trovare un altro lavoro .
Iniziò a vendere la proprietà materna, ma con quello che ci ricavò riuscì a pagare vecchi debiti e a sopravvivere per un anno.
I suoi vicini di casa la trovavano strana.
Non aveva un aspetto felice.
Silenziosa e depressa destava ripugnanza.
Si sa, la gente ama le persone felici e contente, quelle di successo, vincenti.
Chissà, forse per nascondere le proprie infelicità....
La pietà e la commozione sono solo per occasioni ufficiali o per le vetrine virtuali via web....
E lei non aveva amiche.
In fondo non poteva averne.
Aveva trascorso tutto il suo tempo ad assistere la madre anziana e dopo si ritrovò troppo occupata a risolvere i suoi affanni economici per potersi dedicare alle relazioni sociali.
Un figlio non l'aveva.
I parenti erano pochi e distanti ed il suo matrimonio li aveva allontanati tutti.
La fede, aveva provato anche con la fede!!!
Aveva cominciato ad andare in chiesa, in una comunità dovev poteva pregare, ma anche stare in mezzo alla gente. Ma pure lì, dopo un apparente iniziale interesse e dopo aver ricevuto na piccola risorsa alimentare, si sentiva fuori posto.
Francesca era depressa, ma no stupida e riusciva a capire, a leggere il comportamento e le frasi delle persone che incontrava. E anche quando ebbe il coraggio di parlare un pò più a lungo con alcune donne incotrate nella casa di DIO, ricevette in cambio solo sguardi di pietà e consigli su come ESORCIZZARE LA SUA INEQUIVOCABILE NEGATIVITA' con rituali che , in verità, sembravano più apparentemente satanici che ispirati dal buon cielo.
Non avevano capito, compreso appieno , la sua sete di sentirsi parte di qualcosa.
Già Francesca non si sentiva collegata a nulla.
Era distante, quasi fuori dal mondo.
La gente non la vedeva.
E ormai aveva iniziato anche lei a non vedersi.
Non esisteva.
Francesca si sentiva di non esistere.
Allora prese una decisione. Lasciò il piccolo appartamentino che ormai non poteva mantenere più e ritornò in città.
Nessuno se ne accorse...Forse nessuno ha mai fatto caso che vivesse lì...
Francesca aveva appena messo il piede fuori dalla cumana.
Aveva solo due bagagli con sè. Stava per andare alla fermata dell'autobus, quando un'auto in corsa la investì. E' stata vari giorni in coma. Poi la fine.
Ha lasciato un mondo a cui non è mai appartenuta. Così in silenzio e in solitudine.
Nessuno si ricorderà di lei.
Nessuno ne parlerà.
Nessuno saprà mai quale talento avesse da mettere a disposizione di questo mondo.
UN MONDO CHE PONE ATTENZIONE SOLO A CHI URLA!!!!
Un mondo fatto di persone che sono attente solo con chi si rende visibile con rumori assordanti e colori accesi!!!!!
Forse adesso avrà liberato la gioia e la leggerezza dentro di sè. Forse adesso sta danzando con un abito rosso svolazzante, leggero.
Forse adesso avrà trovato la pace e la serenità.
Forse .....la sua esistenza non è stata un'opportunità specata.
Forse la NOSTRA INDIFFERENZA ci ha fatto perdere un'opportunità.
Forse avremo modo di rincontrarla e di conoscerla davvero.
Forse....Intanto......CIAO FRANCESCA!!! <3
Carpe Diem
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