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giovedì 14 aprile 2011

PANTA REI....

Panta rei , tutto scorre
tutto scivola via
si perde nelle sabbie del tempo
lasciando ricordi , sensazioni .
sarebbe bello fermare l’ attimo che ci appassiona
lasciarlo lì
sospeso… viverlo , riviverlo
cucircelo addosso
ma
l’ orologio del tempo non conosce pause
forse meglio così
seguitare sulla strada senza rimpianti
confezionare sensazioni diverse
guardandoci allo specchio
sorridendo
ad una nuova ruga
che spunta sulla nostra pelle

Le affinità elettive, le perle ed i bluff....

 Tutti prima o poi, almeno una volta nella vita , si sono trovati a conoscere una persona( e  a prescindere dal luogo e modalità di questa conoscenza come  sia avvenuta) , si è trasformata nel breve attimo , come l’istante di un lampo nella notte, questa sia riuscita a entrarti dentro cosi profondamente che nessuno anche in anni c’era riuscito. “Affinità elettive” cosi vengono chiamate da tempo le motivazioni rare di questi incontri, definizione resa famosa dal libro di Johann Wolfgang Goethe.
Volendo c’è anche la spiegazione scientifica, infatti il termine “affinità elettive” deriva da una caratteristica di alcuni composti chimici che pur se legati con un altro composto in presenza di un terzo composto chimico, tendono ad abbandonare il primo legame per formarne uno nuovo .
 Ciò accade  perché il composto di partenza ha un’affinità maggiore con la nuova specie chimica rispetto all’affinità che aveva con l’altro componente chimico.
Diciamo che la spiegazione scientifica è un pò meno romantica, anche se possiede il suo fascino. In termini poveri:  sarebbe il cosidetto “terzo incomodo”.
Probabilmente in questo caso il “terzo” oltre a far sentire il suo “potere” per via di una composizione più ideale nell’abbinamento, la forza di tale attrazione è dovuta anche al confronto con il partner che ti dona meno.
Questi però sono “casi” particolari e rari;  ci sono anche situazioni meno complesse, dove conosci qualcuno e ti senti in brevissimo tempo attratto in un modo irreisistibile.
Essere travolti da questa “magia” può avere i suoi risvolti negativi. Quando si è sconvolti in così  poco tempo, si perde ogni briciolo di ragione, il che poi non vuol dire sia proprio un male, anzi, la ragione spesso è un limite all’amore più profondo…però ci fa dimenticare che comunque per una positiva riuscita in un rapporto, si deve anche considerare la conoscenza più lunga e approfondita dell’altro….ma è anche vero che il tempo non sempre aiuta, perchè se la persona con cui stai non è la tua reale parte mancante, può passare anche un secolo, ma non riuscirà mai a riempirti completamente il calice del tuo cuore.
…ma come si fa a non viverle queste “perle”?
 Malgrado i dubbi, si può davvero rinunciare a capire cosa ci trasporta così  tanto verso queste affinità?
O  vogliamo rischiare di fare la fine di un’altro libro storico di Goethe: “I dolori del giovane Werther“?
C’è ovviamente da fare attenzione ai bluff, che tale desiderio non parta da una propria mancanza, che se così fosse ti porterebbe a cadere nelle braccia del primo supporto . Se tutto ciò fosse un qualcosa in più, che illumini quei corridoi così oscuri e soli dentro di noi, allora sì!!!!Non parlo dell’amore perfetto, ma di quell’insieme di varie imperfezioni che in quel preciso, unico incontro e solo in quello, trovano una naturale dose di tollerenza così  forte che faccia sembrare che  non esistano.
E'  mai capitato a voi?