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mercoledì 20 aprile 2011

In nome della LEGGE io... ABUSO È ora di cambiare

E lo sposo [Renzo Tramaglino] se ne andò, col cuore in tempesta, ripetendo sempre quelle strane parole: «a questo mondo c’è giustizia, finalmente!» Tant’è vero che un uomo sopraffatto dal dolore non sa più quel che si dica. (Alessandro Manzoni).
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Una giovane donna, arrestata per furto, viene violentata dai Carabinieri che l’hanno in custodia. Costoro, interrogati, si difendono dicendo che il rapporto era consensuale. Se la prima notizia non fosse sufficientemente sconvolgente, lo sarebbe la seconda.
Ammesso e non concesso che la versione dei Carabinieri su vera, è possibile per delle guardie avere un rapporto “consensuale” con una detenuta? da L’Espresso, 11 marzo 2011
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Che cosa accade in Afghanistan ai nostri soldati? In quali operazioni sono impegnati? Qual è il grado di minaccia terroristica che incombe sull´Italia? Perché il presidente del consiglio ha ritenuto di tutelare con il segreto di Stato i rapporti tra il Sismi e la Telecom di Marco Tronchetti Provera, a proposito dei dossier raccolti abusivamente dalla società telefonica? Qual è l´interesse nazionale che ha convinto Berlusconi ad apporre il segreto di Stato all´archivio illegale messo insieme da Pio Pompa, braccio destro del direttore del Sismi Nicolò Pollari? E ancora: qual è il grado di accessibilità alle residenze del presidente del Consiglio?
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Dopo Aldo Bianzino, è toccato a un altro consumatore di cannabis. Stefano Cucchi, 31 anni, arrestato per possesso di qualche grammo di cannabis e cocaina viene rinchiuso a Regina Coeli , poi trasferito all'ospedale Pertini di Roma muore subito dopo. Sul suo corpo i genitori hanno riscontrato tumefazioni e lesioni.
Al momento dell'arresto da parte dei carabinieri, secondo quanto riferito dai familiari, stava bene, camminava sulle sue gambe, non aveva segni di alcun tipo sul viso. La mattina seguente, all'udienza per direttissima, il padre nota tumefazioni al volto e agli occhi".
" Cucchi  non viene inviato agli arresti domiciliari, eppure i fatti contestati non sono di particolare gravità". Dal carcere, invece, viene disposto il ricovero all'ospedale Pertini. "Pare per 'dolori alla schiena'". "Ai genitori non è consentito di vedere il figlio . L'autorizzazione al colloquio giunge quando  è troppo tardi perchè Stefano era già morto. I genitori rivedono il figlio per il riconoscimento all'obitorio e si trovano di fronte a un viso devastato".
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Questi sono  tristi casi, ma indicativi  di una cultura in cui l’abuso di potere, a cominciare dai vertici dello Stato, è pratica diffusa. È ora di cambiare !!!!!!!!!!!!!