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sabato 7 marzo 2015

Otto marzo

Otto marzo 2015, eppure sembra ieri... il mio babbo che varca la soglia di casa con tre fasci di profumatissime mimose, con  un 'espressione soddisfatta, serena e felice.

 Ora lo chiamo papà, ma da bambina " babbo". Il mio babbo! E mamma che iniziava il suo - RACCONTO -  : "vedi, ogni pallina di questo fiore rappresenta  una donna, e tutte queste palline sono quelle donne che tanto tempo fa in America  nel 1908, sono morte per un diritto, il diritto allo sciopero e il diritto a vivere in una condizione migliore, in una società che di femminile ha solo il nome..." Sono passati tanti anni, ero una bambina...ma ancora oggi conservo quella sensazione di solennità per questa  " festa", che oggi si sta tramutando in " 8 MARZO : SPUNTO PER UNA RIFLESSIONE"


L'Eurispes scrive: "Ben poco è cambiato per le donne negli ultimi decenni, permane uno scenario immobile soprattutto per quanto riguarda i problemi del sistema occupazionale a livelli di inclusione e soprattutto di retribuzione. Infatti le donne lavoratrici, pur avendo un livello di istruzione superiore a quello raggiunto dagli uomini ( sono 3,5 milioni le laureate contro i 2,9 milioni), il livello salariale continua ad essere più favorevole per questi ultimi. E questo è solo un aspetto delle ingiustizie di una società che io definisco sessista! Ma voi avete mai sentito " l'ingegnera, l'architetta,  la carabiniera, la brigatiera, la presidenta, la maniscalca, l'onorevola,la ministra etc..." 
Soltanto in tempi recenti si è cominciato, nei paesi più evoluti,  a porre il problema di un adeguamento del lessico e del linguaggio della comunicazione alla posizione della donna nella società. Ma questo è un problema di mentalità e di cultura...  Ah la cultura...vogliamo parlare della condizione delle donne nei paesi arabi?????
 

" La primavera araba arriverà solo quando le donne non saranno obbligate a nascondere il proprio viso dal burqa, quando non saranno trattate alla stregua degli animali ( posto che gli animali hanno pure un tribunale, istituito da pochi anni ...). A Kabul le donne ( che non hanno mai smesso di indossarlo)si abbigliano con questo abitino che ha un motivo plissè dal capo in poi. Mentre a Islamabad l'assurdo "cilicio" è di seta grezza e pure liscia. E se indossi questo fantastico abitino, devi necessariamente camminare a capo chino, perchè non vedi dove metti i piedi ...tutto questo perchè è una donna!!!!!! Allora la primavera araba ci sarà quando le donne non saranno più discriminate, violentate, sfregiate dall'acido....La primavera in  quel fascio di mimose...ed il racconto di mia mamma terminava così: " Le vedi queste mimose, sono tutte insieme su un solo ramo, ogni pallina è una donna, se fossimo tutte unite come queste che vedi su questo  ramo...il mondo sarebbe migliore!" 
Carpe Diem