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lunedì 23 aprile 2012

Cielo grigio...ma ho la primavera nel cuore!


Respiriamo l’ariaaaaa, è la PRIMAVERA!!!


Cantava anni fa Marina Rei ...ed in una giornata grigia come questa di oggi,  mi risuonano in mente quelle parole.  Trovate sia strano che nonostante il cielo grigio,  i nuvoloni carichi di pioggia  ed i  problemi ( quelli non mancano mai ! ! !) io mi sento SOLARE, POSITIVA E PIENA DI AMORE… ?
Per me è normale!!!!

Ama la vita così come ti viene!!!!
Prendine il bene ed il male...
L'importante è ritornare a se stessi...



Primavera significa “prima stagione dell’anno”, intesa come inizio, nascita, il fiorire e lo sbocciare di qualcosa di nuovo, intesa come PRIMA-VERA-STAGIONE di un intero ciclo, un anno.
Primavera, bella stagione e fioritura sono termini legati tra loro, in cui i semi sbocciano a livello più ampio, spirituale, introspettivo.

Un sorriso
Non costa nulla e produce molto, arricchisce chi lo riceve
senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno.
E' il segno sensibile di un'amicizia profonda.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno
e nessuno è così povero da non meritarlo.
Un sorriso dà riposo alla stanchezza e allo scoraggiamento;
rinnova il coraggio, nella tristezza è consolazione.
Un sorriso è un bene che ha valore nell'istante in cui si dona.
Se incontrerai chi il sorriso a te non dona, sii generoso e dà il tuo,
perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso
come chi non sa darlo
K. Gibran

Quando l’aria si fa leggera, fresca e profumata, le forze della natura si risvegliano, gli animali escono dal lungo letargo e le piante iniziano la loro dolce e tanto attesa buona opera.
Per questo è bellissimo vivere più tempo possibile all’aria aperta, soprattutto in questa stagione, a contatto con la natura, camminando tra prati verdi e rigogliosi boschi, per ritrovare contatto con le nostre origini.

Chi sa ascoltare la natura ne trae grande forza, energia, solarità e ispirazione, beneficiando così delle qualità terapeutiche delle piante oltre alle favorevoli condizioni climatiche del periodo.
Io apprezzo ogni giorno bello o brutto che sia, non rimpiango il passato, non rimugino sul tempo perso o i miei errori, vedo ogni critica come opportunità di miglioramento, trovo in ogni evento teoricamente sfavorevole un’opportunità di crescita, io riesco a vedere bianco anche quando sembra tutto nero (anche se è un colore che mi piace :-)
Basta giorni tristi e muti!!!!
Basta pensieri e persone che fanno soffrire!!!
Io seguo la strada della felicità!!!!!!
:-)
Come?

Bene, sappi che ogni giorno, da quando sei venuto al mondo, c’è chi sta peggio (mooooolto peggio) di te, solo che preferisci non pensarci, o preferisci stare male (suona un po’ strano ma spesso è un bene) e piangerti addosso, invece di ridere, o meglio sorridere, alla vita che ti circonda!
Vostra Sorridente:-)
 P.S. Era ora!
Carpe Diem

Napoli: Tra leggenda e realtà...


Uno degli aspetti più interessanti di Napoli è la fitta rete di gallerie presente nel sottosuolo ricca di mistero, leggenda e curiosità. Sono stati scritti molti libri sull’argomento. L’ingresso per il sottosuolo si trova in Piazza San Gaetano. Qui si trova una cancellata sovrastata da una singolare scritta incisa nel tufo: “Napoli Sotterranea”.

Questo è l’ingresso per un mondo suggestivo, magico. I numerosi tunnel qui presenti appartengono in parte agli antichi acquedotti cittadini, in parte si devono al fatto che proprio dal sottosuolo gli abitanti della città attingevano il materiale utile alla costruzione degli edifici presenti in superficie.

Vennero spesso utilizzati anche come rifugio durante le guerre. Alcune di queste gallerie sono molto antiche, risalendo alla dominazione greca del IV secolo a.C., quando ancora la città si chiamava Neapolis.

Dal sottosuolo cittadino, secondo le leggende del luogo, provenivano i monacielli, spiriti buoni e maligni che, il più delle volte, importunavano la gente che viveva in superficie. Si tratta forse del ricordo ormai divenuto leggenda degli abitanti della Terra cava?
Di quegli stessi esseri che in altri luoghi d’Italia venivano chiamati gnomi, elfi e fate?

I misteri di Napoli non si limitano ai sotterranei della città.
In superficie sorge la Cappella Sansevero, chiesa sconsacrata, divenuta un museo dell’impossibile.

Sono qui contenute alcune statue e reperti molto interessanti, raccolte dal Principe di San Severo, Raimondo de Sangro.
Le statue qui presenti non sembrano essere state realizzate con un normale procedimento scultoreo, ma con l’ausilio dell’arte alchemica. Analizziamo ad esempio la cosiddetta statua de Il Disinganno, opera del genovese Francesco Queirolo.

L’uomo qui rappresentato è avvolto da una rete, la quale si adagia perfettamente al suo corpo. Si dice che il principe avesse trovato un modo per trasformare la stoffa in marmo.
Un esempio di questo “miracolo” potrebbe essere il celebre Cristo velato, presente nella stessa cappella, realizzato dal napoletano Giuseppe San Martino.


In Via Armanni al numero 5, si trova il Museo Anatomico.
A parte i notevoli esempi anatomici tradizionali e le deformità umane e animali, sono state qui raccolte le trenta “pietrificazioni” di Efisio Marini (1835-1900), un altro alchimista e scienziato del passato.
Nacque a Cagliari, studiò a Pisa, morì a Napoli, lì dove sorge il museo che raccoglie alcuni esempi della sua arte.
Studiando gli antichi fossili, riuscì a fare di più rispetto ad altri, perché anche se la sua tecnica viene chiamata ugualmente “pietrificazione”, è sicuramente più avanzata. Infatti, egli riuscì a conservare molti arti umani, tessuti e interi corpi, morbidi elastici così come quando erano ancora in vita, sottraendoli al normale processo di putrefazione.

Nel sobborgo di Posillipo, alle spalle della Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, nei pressi della stazione ferroviaria di Mergellina, sorge il Parco della Tomba di Virgilio. Secondo la tradizione, il poeta latino fu anche un maestro di arti magiche. Egli avrebbe accolto i suoi iniziati e apprendisti stregoni nella sua scuola di magia, sull’Isola di Gaiola, proprio di fronte al Parco di Posillipo, lì dove ancora oggi sorge la “Casa del Mago” o “Scuola di Virgilio”.
Leggende locali ci narrano di come Virgilio trovò casualmente una bottiglia, mentre zappava nella sua vigna, all’interno della quale erano imprigionati «dodici diavoli che, in cambio della libertà, gli insegnarono tutti i segreti delle arti magiche». Questi diavoli gli rivelarono anche il nascondiglio del Libro magico di Salomone. Leggende o realtà?
Spero vi sia piaciuto questo viaggio virtuale!!!!
Vostra Carpe diem