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martedì 13 marzo 2012

Osservare non è vedere!

Osservare le cose è importante, ci vuole metodo e allenamento.
Parto sempre dagli occhi.
Dagli innumerevoli segreti che nascondono.

Avete mai fatto caso che se guardate un volto in una foto dopo poco vi accorgete che accanto all’emozione che cogliete in un primo momento ce ne sono molte altre?
Come se fissandola per un po’ quell’immagine prendesse corpo e spessore, acquistasse una storia.
E piano piano esce anche quello che non avevi visto o che proprio non si vede.
Ma si sente.
Ho guardato i tuoi occhi come fossero un dipinto.Un affresco  di  dolcezza con piccoli schizzi di malinconia.Sensazioni che si adattano, fra loro complementari, esaltandosi nel contrasto.
Forse dolcezza e malinconia sono sorelle siamesi.
C’è in un angolo dell’occhio sinistro una paura, di colore pallido.


Una paura di qualcosa che potrebbe accadere, forse un’insicurezza.
Forse la gioia di possedere qualcosa che si è tanto cercato e la conseguente paura di venirne privati.
In basso, dal ciglio inferiore, parte un colore deciso e degradante, la voglia di scoprire nuove cose, un’insaziabile curiosità,voglia di vita.
Ho guardato  e sfiorato più volte  il tuo viso ...
ogni piccolo particolare saprei descrivere.

Mi piaci quando ridi  e quell'angolino che si forma tra le guance e le lebbra che più volte ho accarezzato!

Non guardavo le ore che trascorrevano  perchè fosse tardi...
guardavo  quelle  che mi restavano da condividere con te.

Poi sono volata via...
Trascinata dal vento , accarezzata dal vento che asciugava il mio viso ...

Vostra Carpe Diem