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giovedì 25 agosto 2011

Quando gli dei crearono la DONNA - Sesto giorno-

Quando gli dei crearono la donna, erano al sesto giorno, quindi fecero lo "straordinario"
Apparve un angelo e disse: "Perché usate tanto tempo nel fare questo?"
E gli dei risposero: "Hai visto il formulario delle specifiche che possiede? Deve essere completamente lavabile ma non di plastica, ha 200 parti mobili e tutte sostituibili, funziona a caffè e resti di pranzo, ha un grembo nel quale stanno due bambini allo stesso tempo, possiede un bacio che può curare qualsiasi cosa da un ginocchio sbucciato ad un cuore rotto, ed ha 6 paia di mani".
L'angelo era sorpreso da tutti i requisiti che la donna possedeva."Sei paia di mani! Non è possibile!"
"Il problema non sono le mani, sono le 3 paia di occhi che le madri devono avere" risposero gli dei.
"Tutto questo nel modello standard?" chiese l'Angelo.

Gli dei fecero cenno col capo per dire sì "Sì, un paio di occhi serve affinché possa vedere attraverso una porta chiusa chiedendo ai figli cosa stanno facendo, nonostante lo sappia. Un altro paio è nella parte posteriore della testa per vedere cose che ha bisogno di conoscere nonostante nessuno pensi che sia necessario. Il terzo paio è nella parte anteriore della testa. Questi cercano i figli smarriti... Dice loro che li capisce e li ama comunque senza bisogno di dire una parola".
L'Angelo cercò di fermare gli dei dicendo: "Questo è un carico di lavoro troppo grande per la donna!".
"Ascolta il resto delle specifiche!" protestarono gli dei.
"Si cura da sola quando è ammalata, può alimentare una famiglia con qualsiasi cosa e può far sì che un bambino di 9 anni resti sotto la doccia".
L'Angelo si avvicinò e toccò la donna "Però: l'avete  fatta tanto morbida"
"Lei è morbida e dolce, dissero gli dei, però allo stesso tempo l'abbiamo  fatta forte. Non hai alcuna idea di quanto possa essere resistente e di quanto possa sopportare".
"Potrà pensare?" chiese l'Angelo.
Gli dei risposero: "non solo sarà capace di pensare ma anche di ragionare e di negoziare".
L'Angelo notò qualcosa, si stirò e toccò la guancia della donna. "Oh, sembra che questo modello abbia una perdita. Ve l'ho detto che stavate  cercando di metterci troppe cose!".
"Questa non è una perdita," obiettarono gli dei "questa è una lacrima!".

"E a cosa servono le lacrime?" chiese l'Angelo.
Gli dei risposero: "Le lacrime sono la forma nella quale esprime la sua allegria, il suo dolore, il disincanto, la solarità, il suo orgoglio".
L'angelo era impressionato. "Avete  davvero pensato a tutto, visto che le donne sono veramente meravigliose!".
Ed aggiunsero : "Le donne hanno una forza che meraviglia gli uomini. Crescono i figli, sopportano le difficoltà, portano carichi pesanti, tacciono quando vorrebbero gridare. Cantano quando vorrebbero piangere. Piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose. Litigano per ciò in cui credono. Si sollevano contro le ingiustizie. Non accettano un NO come risposta quando credono che esista una soluzione migliore. Se sono in ristrettezze, comprano le scarpe nuove per i figli e non per se stesse. Accompagnano dal medico un amico spaventato. Amano incondizionatamente. Trionfano. Hanno il cuore rotto quando muore un amico. Soffrono quando perdono un membro della famiglia ma riescono ad essere forti quando non c'è più nulla da cui trarre energia. Sanno che un abbraccio ed un bacio possono aggiustare un cuore rotto. Le donne sono fatte di tutte le misure, le forme ed i colori. Amministrano, volano, camminano o ti mandano e-mail per dirti quanto ti amano. Le donne fanno più che trasmettere luce, portano allegria e speranza, compassione ed ideali.
Le donne hanno infinite cose da dire e da dare. Si, il cuore delle donne è meraviglioso".

CARPE DIEM

I cambiamenti e le nostre paure

Perchè abbiamo così tanta paura del cambiamento ??
Perchè preferiamo crogiolarci nei nostri problemi e lamentarci fino allo sfinimento nostro e di chi ci sta accanto piuttosto che apportare anche solo una minima modifica a qualcosa ?
"Chi lascia la strada vecchia per la nuova non sa cosa trova" recita un vecchio adagio.

D'accordo. Ma se la strada vecchia non ci piace ??
 Se stiamo così male nell'attuale condizione, perchè non provare a cambiarla ? Perchè è tanto difficile ??
Secondo logica, dovrebbe esser semplice.
 Se il pezzo quadrato non entra nel buco tondo, vado a cercare un buco quadrato o un pezzo tondo.
Ce lo insegnano da bambini. E' da stupidi ostinarsi a cercare di far entrare per forza il pezzo quadrato nel buco rotondo. E lamentarsi quando non entra, e piangere e disperarsi e atterrare e angosciare gli altri con le nostre "difficoltà". Sottolineo le virgolette perchè di difficoltà vera non si tratta quasi mai. Sono pochi i problemi veramente irrisolvibili, mentre invece sono molti, fin troppi, quelli che ci autocreiamo e di cui poi ci piace così tanto lamentarci.
Vien quasi da pensare che lo facciamo apposta, per non annoiarci.

Quando poi mettiamo le soluzioni ai nostri inesistenti autocreati problemi nelle mani degli altri e aspettiamo che siano loro a risolverli al posto nostro, meriteremmo veramente bastonate da mattina a sera. Quello sì che allora diventerebbe un problema. "Aiuto ! C'è qualcuno che mi insegue con un bastone tutto il giorno !". Questo è un problema, e gli altri sicuramente ci potrebbero aiutare, anche magari mettendosi fra noi e il tizio col bastone se necessario. Ma "Aiuto ! Non riesco a trovare questa cosa !" "L'hai cercata ?" "No, cercala tu per me" è un non-problema, e l'unica risposta che merita è "Datti da fare ! Fai tutto il possibile ! Io non posso farlo al posto tuo !!".
Perchè è così difficile capire questo ??

 Se non ti piace il gelato alla fragola, perchè continui a mangiarlo ? Mangia quello al cioccolato, no ?? Abbiamo una vita sola da vivere, tanta gente sogna di vivere fino a cent'anni ma in che modo ? Lamentandosi di ciò che non ha voglia di cambiare. Pazzesco.
 E forse più pazzesco è continuare a non capire che, proprio perchè abbiamo una vita sola da vivere, ognuno di noi può vivere solo la propria. Non c'è spazio nè tempo, e non per egoismo, per vivere anche un solo minuto della vita di qualcun altro, eppure molte volte è ciò che pretende da noi chi ci sta accanto. Non parlo di consigli, che sono preziosi e aiutano molte volte a farci vedere la strada.

Quante menzogne raccontano le persone a sè stessi!!!!!

Ma un conto è farci mostrare una strada, tutt'altro è chiedere, pretendere che qualcun altro la percorra al posto nostro.

CARPE DIEM

Non amo le parole inutili....

E bla e bla e bla... più parliamo e meno ascoltiamo.
Eppure non dovrebbe essere difficile: l'udito è uno dei nostri 5 sensi, ma non lo sappiamo usare... o almeno non viene usato come si dovrebbe.


Eppure anche il silenzio, ascoltando bene, "parla". E dice cose molto più sensate di quelle che a volte escono sotto forma di parole.
Parole dette prima di averle pensate, parole mal pensate, parole mal dette, parole inquinate, parole dannose, parole velenose, parole fuori dal contesto, parole inutili. La stessa parola in un contesto ha un senso, in un altro ne ha uno addirittura opposto. In un altro ancora non ne ha nessuno.




Tutte le parole sono inventate. Ma bisognerebbe imparare ad usarle meglio. In modo più salutare, più sano, più aerato, più arioso, più liquido, più fresco. Soprattutto meno inutile.
C'è un tale spreco...!


Mi si apostrofa come insofferente quando non voglio sprecare le parole, quando non voglio rispondere ad una domanda fatta tanto per fare, una domanda inutile, la cui risposta inutile non gioverebbe nè a me nè al mio interlocutore, non ci darebbe nulla di più di ciò che già abbiamo. Solo che io capisco che ci impoverirebbe entrambi, perchè se gli rispondo lo faccio a monosillabi e il poverello si offende.

 Se mi sforzo di pronunciare qualcosa in più di un paio di monosillabi mi ritrovo stanca e infastidita perchè tutto quel lavoraccio si poteva tranquillamente evitare; il poverello si offende lo stesso perchè il mio sforzo è palpabile. E quindi ? Gli dico "per favore, ti prego di capire: non ho voglia di rispondere". Ed ecco che sono insofferente. Per qualcuno anche maleducata (nonostante il "per favore").

L'unico rimedio che conosco è evitare il più possibile i discorsi inutili, ma ha come conseguenza che devo per forza ad un certo punto evitare le persone che fanno abitualmente discorsi inutili.
Pazienza.

Ma se non mi sento di fare qualcosa non la faccio di certo per far piacere a qualcun altro, soprattutto qualcuno che non sarebbe neanche in grado di capire lo sforzo.
Impariamo ad ascoltare un pò di più e a parlare un pò di meno, e se poi proprio dobbiam parlare che sia almeno qualcosa che abbiamo pensato e ripensato e ripensato e che proprio non può restare inespresso perchè di pubblica e reale utilità.
Sempre con affetto :-)
CARPE DIEM

Il mondo virtuale

Le emozioni provate in chat hanno sicuramente una valenza intensa.
In questo mondo, parallelo al reale, provo sensazioni contrastanti quali piacere e dolore.
Non sono masochista, questo lo so per certo!
Anche se a volte mi domando perchè sto qui ?
Esposta ad ogni tipo di situazione ipocrita? Esposta perchè sono vera, non sono un nick ma una persona reale.
Esposta perchè genuina ed ingenua trasmetto l'emozione del momento...e come tutti sono tutto e nulla.
Siamo un mondo complesso noi esseri umani, un insieme di contraddizioni, scriviamo la parola amore senza conoscerne davvero il significato.
Già l'amore............ma l'amore non basta a se stesso?