Visualizzazioni totali

venerdì 27 aprile 2012

1° Maggio, rito o conquista?


Il primo maggio nasce come giornata di festa e di lotta ,ricordate?


 La lotta era quella per le otto ore di lavoro al giorno richiesta dei sindacati di tutto il mondo ed in particolare per porre un limite ad orari di lavoro lunghissimi e ad uno sfruttamento e ad un dominio privo di ogni controllo.
In seguito, a sancire quella conquista – le otto ore appunto – e a ricordare una vittoria dei lavoratori, l’occupazione di uno spazio di vita, si fissò il primo maggio come data di festa.

Negli ultimi 20 anni in particolare, abbiamo assistito impotenti ad una crisi del mondo del lavoro, con un aumento della disoccupazione , ma anche della sotto-occupazione, delle tipologie contrattuali più devastanti e di un fiorire in ogni luogo delle belve peggiori, che arruolano bande di squattrinati per una paga, che più che una paga è una elemosina.
Allora potremmo chiederci che senso ha per molti di noi festeggiare?
Festeggiamo cosa?
La nostra rovina?


Qualcuno potrebbe considerare la Festa del Lavoro un controsenso, oppure una festa per pochi o, perlomeno, di quelli che possono dire: "Io lavoro".
E per lavoro si intende lavoro vero, che consente di vivere con dignità. 
Io credo che ancora oggi , nonostante tutto....ci siano, come e più di ieri, i motivi per celebrarle il 1° Maggio.
E’ vero, sarà anche un  rito,  ma perché i lavoratori, per quanto precari, flessibili, squassati dalla globalizzazione, sottoposti ogni giorno alla minaccia della disoccupazione, non dovrebbero avere un rito?

Per me il 1° Maggio è una giornata simbolica, che ricorda la  forza dei lavoratori, ma spero che  riproponga idealmente un patto di unità...

Buon Primo Maggio

Vostra Carpe Diem

Nessun commento:

Posta un commento