Si prova ansia perché crediamo troppo ai nostri pensieri, ci attacchiamo ad essi e vogliamo avere sempre ragione; e ci crediamo a tal punto da pretendere di voler cambiare le persone intorno a noi e persino il governo e il tempo!
Come non possiamo cambiare le stagioni o il tempo o l’epoca di fioritura delle piante, così non possiamo cambiare i nostri pensieri spontanei che sono prodotti dal cervello che è parte integrante della natura come il mare agitato, le nubi temporalesche e il vento impetuoso.
E’ il cervello che produce i pensieri, così come la cistifellea produce la bile che serve a digerire i grassi: e dunque i pensieri spontanei, anche se sono nostri, non siamo noi a produrli.
I pensieri spontanei sono un prodotto della natura, come l’erba infestante (che fa ammazzare di fatica i contadini) e i funghi velenosi… Non devi raccogliere i funghi velenosi e non devi ascoltare la tua vocina interiore (i pensieri negativi) perché è troppo deprimente.
Ma noi cosa facciamo? Crediamo tanto ai pensieri che ci arrivano spontaneamente, pensiamo che siamo noi a produrli volontariamente – quanta presunzione! – e pretendiamo di cambiare coloro che hanno pensieri diversi dai nostri che, a loro volta, vorrebbero cambiare noi… Questa è la follia degli esseri umani!
E siccome non riusciamo a cambiare il comportamento degli altri, a ridurli come noi vorremmo, a fargli fare ciò che piacerebbe a noi…, ossia a manipolarli a nostro uso e consumo, ci sentiamo imperfetti, impotenti, frustrati, incapaci, tristi e proviamo immediatamente paura, ansia, rabbia, risentimento, mal di testa, mal di schiena e naturalmente abbiamo tanti pensieri negativi. E per alleviare la nostra sensazione di impotenza proiettiamo i nostri sentimenti e le nostre inadeguatezze incolpando gli altri, a cominciare da chi ci sta più vicino, ossia le persone più care! Un capro espiatorio si trova sempre!
Carpe diem prende spunto ovviamente dalla celebre frase di Orazio, "Dum loquimur, fugerit invida aetas" ("Mentre parliamo, il tempo invidioso sarà già passato"). Sempre più spesso siamo impegnati nel vivere la routine quotidiana, compiamo sempre le stesse ed inesorabili azioni... senza guardarci per un solo istante " dentro" ... Ma la filosofia conta ancora in un mondo così veloce, fruibile ed immediato? “Che cos’è la conoscenza?”; “Che cos’è l’amore?”.